5 domande che fanno ai colloqui di lavoro (anche se non dovrebbero) e come rispondere – L’intervista a Luigi Birtolo su Grazia

Su Grazia, un’intervista a Luigi Birtolo in merito alle domande “proibite” che vengono poste ai colloqui di lavoro, ai motivi per cui non dovrebbero essere fatte ma anche qualche consiglio su come eventualmente si dovrebbe rispondere.

Luigi ha spiegato che «un bravo recruiter dovrebbe porre particolare attenzione agli argomenti ed alle domande, proprio per non violare la sensibilità del candidato ed entrare in valutazioni che possono toccare temi di libertà di religione, di appartenenza e, più in generale, condurre una ricerca su princìpi discriminatori.
Inoltre lo Statuto dei Lavoratori vieta domande sull’appartenenza a organizzazioni sindacali o di partito o sullo stato di salute individuale, mentre Il Codice sulle Pari Opportunità esclude, ad esempio, la possibilità che si possa entrare nel merito della volontà della donna di avere figli o di richiedere a una candidata informazioni sul proprio contesto familiare o su scelte di vita privata».

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